venerdì, giugno 28

Tortillas, v 2.0

...e visto che Silvia ha già provato queste, adesso vi propongo anche la versione #2 :D


Tortillas di farina di frumento
da qui

Ingredienti:
per 6 tortillas grandi, o 12 (come da ricetta) piccolissime -_-

2 cups farina "00" (250 g)
57 g strutto (arrotondate pure a 55 o 60 g)
1 cucchiaio di olio di semi
1 cucchiaino sale
1/2 cup di acqua tiepida (120 ml circa)


Preparazione:

impastare la farina con lo strutto, il sale, l'acqua (gradatamente) e l'olio per ottenere un impasto liscio e morbido (non appiccicoso), da lavorare 4 minuti a mano o nell'impastatore;

formare una palla con l'impasto, coprire di pellicola e lasciar riposare 1 h;

scaldare bene una padella antiaderente; dividere l'impasto in 12 palline (io 6, dividere per 12 secondo me avrebbe significato avere delle tortillas minuscole -_-);

spolverare il piano e la pallina con poca farina (affinché non si appiccichi al piano o al matterello), quindi stendere ogni pallina in un disco sottile (i miei erano circa 20/22 cm di diametro, basta che tirate la pasta molto sottile, 1-2 mm circa);

cuocere ogni tortilla sulla piastra, calore medio, (io la ruoto come per le piadine in senso orario) dopo 45 secondi circa, la tortilla si sarà gonfiata e saranno comparse le classiche macchie scure, quindi girare e terminare la cottura per altrettanto tempo, sempre ruotandola;

metterle una sopra l'altra e tenerle al caldo se non si consumano subito (io consiglio comunque di riscaldarle una volta terminate, prima di consumarle).

Conservare in sacchetto per alimenti chiuso bene, una volta che si sono freddate.


Note:
la consistenza è diversa dall'altra versione, avevo paura che queste non si riuscissero ad arrotolare bene... ma ci si riesce ugualmente (anche se la versione #1 sembra nata appositamente per lo scopo arrotolamento).

Sono molto più saporite delle altre, data la presenza dello strutto. Buone.


e qui il mio simil burrito:

straccetti di tacchino rosolati con olio e salsa di soia, insaporiti con pepe, curcuma, paprika dolce e forte, curry, cumino, timo, maggiorana, unito un po' di passata di pomodoro (100 ml) 1/3 di dado vegetale e 1/2 bicchiere di acqua, lasciato cuocere e unito peperoni grigliati sott'olio a fettine sottili, prezzemolo e basilico.

su ogni tortilla ho messo due cucchiai di questo ripieno e due cucchiai di fagioli in salsa di pomodoro già pronti (presi al lidl)



mercoledì, giugno 26

I ciambelloni non stancano mai

L'avevo vista tempo fa. E poi, quando pensavo a quale torta fare da portare via con noi in montagna, mi è tornata in mente. Avevo paura che non mi venisse, invece è venuta splendida...

Ciambella al latte condensato
da qui



Ingredienti:
per uno stampo a ciambella da 24 cm diametro (il mio era da kugelhupf mi sembra diametro 22 cm)

240 g burro freddo (io l'ho tirato fuori dal frigo un po' prima di usarlo)
90 g zucchero semolato
1/2 cucchiaino sale
300 g latte condensato (io ho usato due tubetti da 170 g cad.)
aroma di vaniglia
240 g farina 00
1 1/2 cucchiaini lievito per dolci (circa mezza bustina)
4 uova a temperatura ambiente



Preparazione:

Montare il burro con lo zucchero sino ad ottenere una spuma;

setacciare farina, lievito, sale, vanillina;

unire il latte condensato al burro e zucchero montando continuamente per ottenere un composto spumoso;

aggiungere la miscela di farina in tre volte, quindi le uova, una alla volta, per ottenere un composto soffice e spumoso;

versare il composto in uno stampo imburrato e infarinato, livellare, e cuocere in forno già caldo a 170/175°C per 40-50 minuti (per me un'oretta a 165/170°C).

Sformare una volta raffreddato. Non ho messo (come faccio di solito) zucchero a velo sopra il dolce perché è già molto zuccherato di suo, per me.



Le ricette sul blog di Aria sono delle garanzie. Nella mia lista ce n'è un sacco di sue ricette da provare!!

lunedì, giugno 24

Voglia di mare e ricordi di estati passate

Quando andavo al mare (sempre gite in giornata eh!), andavo al Lido di Spina (FE), con i miei genitori, e l'anno scorso anche con la mia dolce metà, che non sapeva nemmeno dell'esistenza di questo posto.

In suddette gite, o si mangiava al sacco, sotto gli ulivi che ci sono fuori dallo stabilimento balneare dove siamo sempre andati, o si mangiava nel chioschetto delle piadine che c'è quasi alla fine del paese, in direzione Lido degli Estensi. Il posto era sempre quello, era una tradizione. Da piccola mi gustavo la mia piadina (sarebbe meglio dire PIADA) preferibilmente farcita di salsiccia... che era, come potete mangiare, buonissima. Adesso ci si dà a farciture più "light" -_- ahimé.

Per questa ricetta ringrazio la sempre pazientissima, preparatissima e gentilissima Barbara, ormai mia consulente nel campo Piade e Piadine :)

Quella già postata qui, è la Piadina di Riccione o di Rimini, ha un diametro maggiore, ed è molto più sottile.
Quella di oggi è la Piada Romagnola o meglio Piadina Terre di Romagna, che si trova a Ferrara, Forlì, Cesena, Ravenna... è più spessa, non si piega in due come l'altra, ma si taglia a metà, ed ha un diametro inferiore.

Al mare quest'estate non so ancora se andrò... intanto però mi mangio una bella piadina e faccio finta di essere là.

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Riporto di seguito le informazioni che mi ha passato Barbara:

il Consorzio di Promozione della Piadina Romagnola dice che:
quattro gli ingredienti base della Piadina o Piada: 
Farina di grano tenero (credo si riferiscano ad 1 kilogrammo)
Acqua (quanto basta per ottenere un impasto omogeneo)
Sale (pari o inferiore a 25 grammi)
Grassi (strutto, e/o olio di oliva e/o olio di oliva extravergine fino a 250 grammi).
Il Disciplinare contempla anche materie prime opzionali come gli agenti lievitanti (bicarbonato di sodio).
La Piadina Romagnola deve essere:
- compatta, rigida e friabile, - diametro da 15 a 25 centimetri - spessore da 4 a 8 millimetri
Gira e rigira devi mettere la farina, il grasso, il sale e acqua o latte (se la versione spessa la vuoi più morbida).
Se al Lido di Spina è un po' giallina metti anche un pizzico di bicarbonato.
Dovrebbe essere spessa tra i 4 e gli 8 millimetri... magari 5-6 mm mi sembra un buon spessore.
Non ho mai messo il bicarbonato perchè non mi piace.
Forse si alza di 1 millimetro e mezzo. Comunque non c'è bisogno che tu sia precisa fino a spaccare il capello... anzi, impara a fare ad occhio, allora sì che sarai una vera azdora!Il diametro è tra i 15 e 25...La cottura è più lunga della nostra riminese (2 minuti circa) ... forse 3-4 minuti, dipende da quanto la fai spessa.
Io la ruoto quasi in continuazione, ma la giro 2, al massimo 3 volte. Credo che la versione che vuoi fare debba essere girata 4 volte sempre per via dello spessore.

e ancora:


In questa stagione potresti scendere a 65 grammi (ndr: di strutto)... soprattutto se decidi di usare il latte fresco intero.Fa la differenza:- lo strutto dal macellaio e non al supermercato.- l'acqua naturale minerale se la tua è dura o altro, oppure il latte che sia fresco- Se non riesci a reperire una farina da piadina, povera di glutine, se hai la Coop vicino casa può prendere la farina tipo "0" Moneta che ride farina_tipo_0_moneta_che_ridealtrimenti meglio ripiegare su una 00 (non specifica per pane o pizza, torte... una 00 di base, senza consigli d'uso o con consigli generici del tipo «per tutte le preparazioni», tanto la differenza di rusticita tra le 0 e le 00 non è che si noti poi molto.

Piadina romagnola - Piadina Terre di Romagna



Ingredienti:

per 7-8 piadine di circa 20 cm diametro

 
500 g farina 0 (vedi immagine sopra)
50 g strutto
25 ml olio extra vergine di oliva
2 g bicarbonato di sodio
acqua tiepida qb (a me ne sono serviti 270/280 ml)
10/15 g sale fino

 

 
Preparazione:

 
impastare tutti gli ingredienti, formare delle palline di egual peso (110 g circa cad.);

 
lasciar riposare coperte da un canovaccio per 30 minuti;

 
stendere sottili (2-4 mm, tanto poi un po' cresce per via del bicarbonato);

 
mettere su un testo o una padella scaldata almeno 10 minuti, a fuoco medio-basso, fare i forellini sulla superficie con una forchetta, lasciar cuocere, ruotandola in senso orario, per 3 minuti circa, poi girarla e finire la cottura per altrettanto tempo (deve cuocere di più di quella di Rimini in conseguenza dell'aumentato spessore).

 
Servire appena cotte.

 

 
Note:

 
- ho letto da qualche parte che va girata una sola volta, a differenza di quella di Rimini, in cottura: così dovrebbe venire più buona (cioé prima cuocere da una parte, poi girare e finire la cottura)

 
- la prossima volta userò solo acqua: col latte resta più morbida, a me invece piace più sul croccante (ma avevo del latte da finire in frigo e non volevo buttarlo via...)

 
- volevo TANTO prendere lo strutto "buono", ma il tempo di andare dal macellaio non c'era (non c'è un macellaio nel mio paese e sarei dovuta andare in macchina nel paese vicino), e la voglia di provare era tanta

 
- io ero da sola a pranzo, ho dimezzato le dosi, e le piadine avanzate le ho surgelate

 

 

 



giovedì, giugno 20

Tortillas, v1.0

La mia curiosità (leggi: ossessione) per le tortillas è nata molti anni fa, molto prima della moda di tortillas e burritos che è esplosa nell'ultimo periodo... Che alla fine, poi, come ha detto qualcuno, "sembrano delle piadine". Ovvio, tutto il pane è pane... e tutto il mondo è paese. Chiamalo come vuoi, piadina, chapati, roti, tortilla... ma la differenza è poca, davvero.

Siccome lei giorni fa ha fatto dei simil burritos con dei simil chapati... a me è tornata l'ossessione delle tortillas. Ho tante ricette da sperimentare, quasi tutte da siti anglosassoni.

Sono tutte ricette di TORTILLAS DI FARINA DI FRUMENTO, perché qui da me la farina di mais bianca apposita per tortillas non si trova. Per cui, è un'alternativa per altri che, come me, non riescono a reperire questo ingrediente.



Tortillas di farina di frumento - con ingrediente segreto
da qui

Ingredienti:
per 8 tortilla (8 piccole, diametro 16 cm circa - la prossima volta ne farò 5-6 con diametro 20/22 cm)

240 g farina 00
3/4 cup acqua (180 ml circa)
2 cucchiai (30 ml) olio extra vergine di oliva
1 cucchiaino (5 g) sale
1/4 cup di fiocchi di patate (25 g)


Procedimento:

Impastare tutti gli ingredienti (aggiungendo l'acqua GRADATAMENTE in modo da ottenere un composto ben idratato ma non appiccicoso), fino a ottenere un composto elastico e ben lavorato (10 minuti circa). Spolverare il piano di lavoro di farina, porzionare l'impasto a seconda della misura che si vuole abbiano le tortilla finite (o 8 o 6 pezzi), e formare da ogni pezzo una bella pallina tonda;

lasciar riposare coperto da un canovaccio per 10 minuti;

stendere ogni pallina molto sottile, scaldare bene una padella antiaderente, e cuocere ogni tortilla 1-2 minuti per il primo lato e 30 secondi circa per il secondo, a fuoco vivace (senza farle bruciare);

disporre le tortilla, una sull'altra, su un canovaccio pulito, quindi coprirle con l'estremità dello stesso per mantenerle calde.


I fiocchi di patate servono per mantenerle morbide e flessibili a lungo, a differenza di altre tortilla fatte in casa o acquistate già fatte.



mercoledì, giugno 12

Ricette da Junior Masterchef Australia: panna cotta allo yogurt e vaniglia con gelatina di lamponi

Ho seguito Junior Masterchef Australia appassionatamente. L'ho guardato tre volte: la prima visione, e tutte le repliche che hanno fatto (anche in lingua originale). C'è chi dice che sia tutto programmato e che, i bimbi, non siano dei prodigi culinari, ma che apprendano le ricette prima della puntata (parlo delle ricette per le quali non viene fornita loro la ricetta scritta), quelle, cosiddette, inventate da loro. Non lo so, non mi interessa. Quei baby cuochi sono tanto carini...

Ho visto un paio di ricettuzze carine nel programma, e ho deciso di provarle.
Anche questo pane, viene da lì.


Panna cotta allo yogurt alla vaniglia e gelatina di lamponi
da qui - Junior Masterclass con Poh Ling Yeow





Ingredienti:
per 6 stampini in plastica, con parete liscia, di 125 ml di capacità ciascuno (io ho usato dei bicchieri di plastica, che mi hanno rigato i lati della pannacotta, pazienza)


Per la gelatina di lamponi

150 g di lamponi freschi (i miei erano 125 g)
100 ml acqua
30 g zucchero semolato
6 g gelatina in fogli


Procedimento:

mettere in ammollo almeno 10 minuti in acqua fredda la gelatina;

mettere i lamponi, lo zucchero e l'acqua in una ciotolina a bagnomaria su acqua che sobbolle, e lasciare in infusione 3-4 minuti, finché l'acqua non ha preso il colore dei lamponi (non lasciateli troppo però sennò i lamponi si spappolano);

strizzare la gelatina, metterla assieme ai lamponi e mescolare delicatamente per farla sciogliere;

suddividere i lamponi nei 6 stampini, poi fare lo stesso col liquido;

mettere in frigo almeno 2 ore, finché non si addensa.


Note:
- a posteriori ho notato che la gelatina era molto aspra, forse per via dei lamponi... forse ci andava un po' di zucchero in più ma questo è impossibile da sapere... se prima non è stata assaggiata la frutta da usare;

- la gelatina per i miei gusti è troppa: viene un composto troppo sodo, la cui consistenza diverge troppo da quella della pannacotta; io ridurrei la gelatina a 3-4 g




Per la pannacotta

375 ml panna
semi di 1/2 bacca di vaniglia
45 g zucchero a velo
6 g gelatina in fogli
180 g yogurt intero (io l'ho usato alla vaniglia)


Preparazione:

mettere in ammollo almeno 10 minuti in acqua fredda la gelatina;

mettere la panna, i semi della bacca di vaniglia e lo zucchero a velo su fuoco medio, mescolando continuamente, finché tutta la panna si è scaldata (3-4 minuti);

strizzare la gelatina e unirla alla panna, che sarà stata nel frattempo tolta dal fuoco; far sciogliere bene la gelatina;

unire delicatamente lo yogurt alla panna, quindi versare il composto negli stampini, sopra lo strato di gelatina;

mettere in frigo almeno 4 ore a solidificare.


Per servire la pannacotta:

immergere ogni stampino per qualche secondo in acqua tiepida; far scorrere delicatamente in coltello con la lama sottile fra lo stampino e la pannacotta per arrivare allo strato di gelatina: in questo modo si creerà uno spazio in cui l'aria potrà entrare per far staccare la pannacotta dalle pareti dello stampino;

premere un po' le pareti dello stampino, girato su un piatto, in modo da facilitare il distacco dalle pareti e la discesa della pannacotta sul piatto.

Decorare a piacere.






Potete trovare il video di questa ricetta QUI.

Voglia di hamburger… ma di hamburger sano!

Tutte le volte che passiamo davanti al fast food, al centro commerciale, c’è qualcuno a cui viene la voglia di un hamburger… “ceniamo qua??”

Ogni tanto viene anche a me voglia di qualche schifezza… ma con le storie che si sentono in giro… le cose è meglio farsele in casa.



Hamburger fatti in casa

Burger Buns (panini per hamburger):
da qui

Ingredienti: (io ho fatto mezza dose)
per 8 panini

450 g farina 00 (io ho messo anche un po’ di manitoba)
1 uovo
40 g zucchero
30 g burro morbido
12 g lievito
1 cucchiaino sale
180 ml acqua tiepida

semi sesamo
1 uovo per spennellare

Procedimento:
Impastare tutti gli ingredienti, unendo l’acqua gradatamente, il sale a metà lavorazione, e lavorare l’impasto per non meno di 10 minuti;
fare una palla, metterla in una ciotola coperta con pellicola e lasciar lievitare fino al raddoppio (io ho usato la metà del lievito ma 2 ore abbondanti sono state comunque sufficienti);
(io ho sgonfiato l’impasto e lasciato lievitare un’altra volta fino al raddoppio)
dividere l’impasto in 8 porzioni e formare dei dischetti alti 2,5 cm, più cicciotti al centro che ai bordi, di diametro di 6-7 cm, disporli su carta forno e lasciar lievitare fino al raddoppio;
spennellare delicatamente di uovo sbattuto con poca acqua, e coprire con semini di sesamo;
cuocere a 190°C in forno caldo per 15 minuti.




Note:
la ricetta originale diceva “altezza 2,5 cm/diametro 8 cm” ma è tecnicamente impossibile. Se si fanno dei dischi di 8 cm di diametro, l’altezza, come nel mio caso, sarà per forza minore. Quindi consiglio di guardare più allo spessore che al diametro: 1. perché lievitando i panini tendono comunque a aumentare in quanto a diametro; 2. perché è più importante l’altezza del diametro, quando si andrà a tagliare in due e a farcire… se il panino è largo, ma gli strati sono troppo sottili…non reggeranno bene il peso del panino… i panini di Stefania hanno infatti un diametro minore, ma sono più alti (e più belli)


Ispirazioni per la farcitura e il montaggio
da qui



per 2 hamburger da 125 g e uno un po’ più piccolo:

280 g ripieno per tortellini (in alternativa un misto di macinato bovino e suino)
11 g fiocchi di patate
spezie a piacere: curry, noce moscata, paprika, curcuma, pepe
prezzemolo
acqua calda

sale
maionese
ketchup
insalata in foglia
pomodoro a fettine

Procedimento:
bagnare i fiocchi di patate con acqua calda per ottenere una purea densa;
unire alla carne la purea raffreddata, le spezie e il prezzemolo (non il sale); lasciar riposare la carne 30 min in frigo (ops questo l’ho saltato)
amalgamare bene il tutto e dividere in due porzioni da 125 g e una da 110 circa;
formare delle palline e poi schiacciarle per ottenere degli hamburger di spessore uniforme (consiglio di farli il più sottile possibile, perché poi si “gonfiano” un po’ in cottura, mentre diminuiranno di diametro);
scaldare bene una padella, mettere un goccio di olio e adagiare l’hamburger (cuocere a fuoco medio alto – per me più medio che alto); attendere ALMENO 3 minuti, quindi salare e girare l’hamburger cercando di non romperlo; salare anche questo lato;
finire la cottura, togliere l’hamburger dal fuoco e attendere pochi minuti, prima di condirci il panino.

Dopo aver tagliato a metà orizzontalmente il panino, far abbrustolire la parte del taglio (come suggerisce Stefania), spalmare entrambi i lati del panino con una salsa fatta mescolando pari quantità di maionese e ketchup, mettere sul fondo del panino una foglia di insalata, poi qualche fettina di pomodoro, quindi l’hamburger, un altro po’ di salsa (non troppa!) e chiudere con la parte superiore del panino.




Buon appetito!

martedì, giugno 11

Blogger: un aiuto per windows live writer

 

per postare uso da parecchio tempo Windows Live Writer, che trovavo comodissimo. Stamattina non sono più riuscita a postare. O meglio, a postare con foto.

Ho letto che può essere un problema legato al fatto che, se sono state già postate 500 foto nel blog, non se ne possono più postare, e che il problema potrebbe essere risolto con un aggiornamento di windows live writer che io, però, non capisco dove posso andarlo a scaricare…

chi mi dà una mano?

Usare blogger per postare non mi piace proprio, mi formatta tutto in un modo che a me non garba, e le foto non vengono della dimensione che dico io…

Grazie mille.

Focaccine velocissime furbissime


Avevo una vaschetta di philadelphia allo yogurt aperta da sabato, quando ci ho farcito la mia piadina. Erano 3/4 di una confezione. Quindi la domanda di rito. Come lo finisco?
Avevo visto delle belle focaccine su uno o due siti. Era arrivata l’ora di provarle.
In più… eravamo senza pane (cosa G-R-A-V-I-S-S-I-M-A in casa nostra!!)… quindi ho preso due piccioni… con una focaccia!
(il 1/4 di formaggio che avanzava è finito nella FRITTATA DEGLI AVANZI di ieri sera ;) )





Focaccine veloci al philadelphia
da qui e qui

Ingredienti:
per 8 focaccine

250 g farina 00
1/2 bustina di lievito istantaneo per torte salate
1 cucchiaino sale
25 ml olio extra vergine di oliva
100 ml acqua
100 g philadelphia (il mio era allo yogurt)

Procedimento:
impastare tutti gli ingredienti fino ad avere un impasto omogeneo;
lasciar riposare 10 minuti coperto da un panno;
dividere in 8 porzioni delle stesse dimensioni, e tirare ogni porzione col mattarello fino ad uno spessore di 5 mm;
scaldare una padella antiaderente; spennellare la superficie delle focaccine di olio (io ne cuocio 2-3 per volta), quindi metterle in padella con la parte spennellata verso il basso;
cuocere per 2-3 minuti (finché non si formano delle bolle e si gonfiano bene), spennellare di olio la parte superiore, quindi girare la focaccina e terminare la cottura per altrettanto tempo.

venerdì, giugno 7

La focaccia rivisitata

 

Ultimamente facevo spesso questa, al posto del pane, con meno lievito e lievitazioni più lunghe… poi ho voluto fare un esperimento. La focaccia senza impasto.

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Focaccia senza impasto

 

Ingredienti:

400 g farina 00

100 g farina manitoba

2-3 g lievito di birra fresco

10 g fiocchi di patate

15 g sale

360 ml acqua

35 ml olio d’oliva extra vergine

pizzico di zucchero

 

Per la salamoia:

1/2 bicchiere di acqua tiepida

1 pizzico abbondante di sale fino

2 cucchiai di olio

 

sale grosso se piace (e qui piace molto)

cipolla affettata fine, erbe aromatiche…

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Procedimento:

io impasto la sera verso le 18.30/19.00: mescolare in una ciotola le farine con il sale e i fiocchi di patate e lo zucchero;

sciogliere il lievito nell’acqua, unire l’olio e versare tutto in una volta sulla farina;

mescolare velocemente ma qb per amalgamare tutti gli ingredienti e inumidire tutta la farina;

lasciare lievitare fino alla mattina (8.00-9.00);

versare l’impasto sulla spianatoia, fare le pieghe tirando, uno alla volta, i 4 lembi della pasta verso il centro, ribaltare (la chiusura sarà nella parte inferiore), stendere in una teglia rettangolare unta e cosparsa di semola;

lasciar lievitare finché non appare bella gonfia, quindi versare sulla superficie la salamoia e fare le classiche fossette della focaccia;

lasciar riposare un’altra mezz’oretta, quindi cospargere con gli aromi scelti, e infornare a forno caldo a 220°C per 20 minuti circa (a me piace bella dorata);

una volta sfornata, spennellare leggermente la superficie con un altro po’ d’olio.

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Siamo solo all’inizio

 

Ieri è iniziata la mia lotta con questi muffins. Perché li voglio belli come i suoi. I miei si pregiano di una cupola quasi inesistente, invece… peccato. Ma non è finita qui. Ci rivedremo, Starbucks Muffins.

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Muffin di Starbucks

da qui

 

Ingredienti:

per 10 muffin fatti in stampini alluminio usa e getta (prossima volta forse ne faccio 9)

 

1 uovo

50 ml olio di semi

1 cucchiaino raso di bicarbonato

1 cucchiaino di lievito per dolci

100 ml di acqua calda in cui è stato sciolto 1 cucchiaio di caffé solubile, e raffreddata

mezzo cucchiaino sale

vanillina

175 g zucchero

45 g cacao amaro

125 g farina

110 ml latte

 

Procedimento:

Mescolare l'uovo, l'olio, il sale, la vaniglia, il caffè, il lievito ed il bicarbonato.

Aggiungere lo zucchero, il cacao ed infine, alternandoli, la farina ed il latte.

Non andate in panico se il composto vi sembra troppo liquido… va bene così!

Resistere alla tentazione di girarlo troppo (ah ecco, sicuramente ho sbagliato qua –.-) e versarlo negli stampini per muffins rivestiti con appositi pirottini. (io ho messo il composto in un recipiente graduato con beccuccio, per riuscire a versarlo meglio)

Cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 20 minuti. (io non mi fidavo e ho fatto per 25 minuti)

Spolverizzare a piacere con zucchero a velo.

 

I miei pasticci – non fate come me:

- ho usato zucchero a velo perché quello semolato era in cantina e mi scocciava andare a prenderlo –.-

- ho usato il procedimento muffins: ingredienti secchi da una parte, liquidi dall’altra, e poi uniti secchi+liquidi

- la prossima volta setaccerò le polveri… ho mescolato troppo perché cacao e zucchero a velo avevano fatto grumi –.- mea culpa

 

sono comunque ottimi e sofficissimi. Adesso posso spuntare un’altra ricetta dalla lista delle “cose da fare”.

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martedì, giugno 4

Risotto ai funghi… o risotto allo zafferano? questo è il dilemma

 

E allora… mix!

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Risotto ai funghi

di Alice

 

Ingredienti:

per 2 persone

 

180 g riso arborio

30 g funghi secchi

1 bustina di zafferano

mezzo bicchiere di vino bianco

1 pezzetto di porro o cipolla

olio

pepe

sale

1/2 dado vegetale

prezzemolo

parmigiano grattugiato

 

Procedimento:

ammollare i funghi in acqua tiepida (circa 600 ml acqua);

fare un soffritto di porro e olio, quindi unire il riso e farlo tostare;

unire i funghi strizzati (io li ho tagliati a pezzettini), sfumare con vino bianco, e unire gradatamente l’acqua dei funghi (passata attraverso un colino dove avevo messo un foglio di scottex per filtrate le impurità più piccole) per portare a cottura il riso;

unire il dado, salare, pepare, e portare a cottura;

a fine cottura unire lo zafferano e il prezzemolo tritato, mantecare col formaggio grattugiato e servire!

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E come dice Alice “capirai che ricetta :P senza dosi e con procedimento detto come l’avevo detto :-D”… le dosi non c’erano, ma la ricetta era spiegata benissimo… e il piatto che ne è risultato era davvero ottimo! :*