Io odio la neve. (e nel dir ciò, sembro tanto il puffo rompiballe del cartone animato)
No cioé, mi piace tanto. Ma mi piacerebbe ancor di più se vivessimo nel 1856, Se dovessi rimanere chiusa nella mia casa di campagna e non muovermi da lì. Oggi non è pensabile. Uno ha delle cose da fare, faccende da sistemare… e invece non si può muovere da casa. E se ne sta con un herpes sul labbro superiore di 1 cm2, davanti al pc, a postare le ultime produzioni mangerecce… mi piace tanto la neve… ma dopo la nevicata di stanotte… anche basta. –_-“ grazie. La neve l’abbiam vista, siamo tutti felici… può anche smettere.
Consoliamoci con un dolce…
Torta tenerina (anche un po’ bassina)
Ingredienti:
per una teglia 24 cm
150 g burro
200 g cioccolato fondente tritato (di buona qualità e meglio se con un’alta percentuale di cacao)
150 g zucchero
3 tuorli
3 albumi
3 cucchiai farina
vanillina
1/2 cucchiaino di lievito (3 g ca.)
Procedimento:
sciogliere il burro con il cioccolato e lasciar raffreddare;
montare i tuorli con lo zucchero e la vanillina fino ad ottenere un composto chiaro e gonfio;
unire il cioccolato fuso, la farina setacciata col lievito e gli albumi precedentemente montati a neve fermissima;
versare il composto nella teglia imburrata e cosparsa di cacao;
cuocere a circa 180-190°C per 30-40 minuti (deve avere la crosticina fuori e restare morbida dentro), a forno ovviamente già caldo.
Lasciar raffreddare, sformare e cospargere di zucchero a velo o cacao.
E’ ottima anche riscaldata per una decina di secondi al microonde, e servita con una crema inglese.
*Io l’avrei voluta un poco più altina. L’ho fatta con la dose da 2 uova (2 tuorli, 2 albumi, 100 g burro, 100 g zucchero, 135 g cacao, 1 g lievito, 2 cucchiai farina) in una teglia di alluminio usa e getta diametro 22. Forse era meglio di 18-20. De gustibus…
*Al posto della farina, leggo si possa mettere anche del cacao nella medesima dose.
*ero tentata di usare una barretta di cioccolato aromatizzato all’arancia (Novi)… secondo me è da provare con i cioccolati aromatizzati.
*si può aggiungere un cucchiaio di liquore a piacere (rum) o un cucchiaino di caffé solubile, anche se non sarà più la vera –si fa per dire- tenerina.
… perché ho come l’impressione che stamattina sia affogata nel tazzone di caffelatte di qualcun?!?…
(guardate che di foto ve ne ho già risparmiate… queste ve le pigliate tute ihihihih…)
Voglio dedicare questa ricetta a una “vecchia” amica di forum, Giulia P., che mi segue sempre e che ha sempre parole gentilissime per me :)
2 commenti:
Io voglio la neve invece solo vento ghiaccio,pioggia e se nevica si vede solo xchè è mista ad acqua........Uffi spediscimene un pochino di neve e torta tenerina pure......Bacioni.....
Il dolce è meraviglioso, complimenti... io invece di neve non mi stanco mai. Ma a te non piace perché la devi spalare? Eh già nel 1856 la vita doveva essere di un comodo, guarda... con i vestiti e le tecnologie di allora, immagino che per loro la neve sarà stata uno scherzo. Se uscivano, andavano a tagliare la legna per scaldarsi, forse. Proprio da invidiare. Complimenti per i dolci!
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