martedì, settembre 3

Mille e un... bensone

C'è un dolce, che è il dolce dei miei ricordi. E' il dolce che mi ricorda i pranzi di famiglia, dalla nonna, quando ero bambina.
Il pasto finiva sempre con una fetta di questa "torta", pucciata (ndr: intinta) nel vino (bianco o rosso, è buono lo stesso). E anche se ero bambina, un dito o due di vino per pucciarci il bensone, lo davano anche a me.

E' una sorta di pane dolce, semplice, o farcito, tradizionalmente con la marmellata di prugne (ma è buono anche farcito di nutella), con una crepa in superficie che lascia intravedere il ripieno di marmellata, e cosparso con tanta granella di zucchero, che si trova da comprare anche al supermercato (ma perché comprarlo, quando lo si può fare in casa??). E' un dolce tanto semplice quanto buono. Ogni casa ha la propria versione. Anche io ho la mia (che posterò). Ma ho deciso di provare anche tutte le altre versioni che trovo in giro. La chiamerò "la maratona del Bensone".

Nel bolognese questo dolce prende il nome di "pinza", altri la chiamano "ciambella dura". Ma l'essenza è sempre la stessa ;)

Bensone Modenese - ricetta di Natalia Cattelani
da qui



Ingredienti:

500 g farina 00
2 uova e 1 tuorlo (non ho messo il tuorlo per non dover "buttare" l'albume)
150 g burro
200 g zucchero 
scorza di limone grattugiata (io avevo del lime e ho usato quella)
1 bustina di lievito
liquore Sassolino (all'anice) qb per impastare (o latte)

per la copertura:
granella di zucchero
zucchero semolato
latte



Procedimento:

impastare tutti gli ingredienti come si fa per una pasta frolla;

(se lo si vuole farcito) stendere l'impasto in un rettangolo, disporre la farcitura scelta (marmellata o nutella) al centro di questo, lasciando liberi i bordi, e arrotolare stretto come si fa per uno strudel, avendo cura di disporlo sulla leccarda con la chiusura rivolta verso il basso; chiudere anche le estremità piegandole verso il basso e arrotondandole leggermente per dare al dolce una forma ovale;

fare una LEGGERISSIMA incisione sulla superficie del dolce, spennellare di latte e cospargere di granella di zucchero e una manciata di zucchero semolato;

cuocere a 175/180°C per 35-50 minuti (io tengo la temperatura un po' più bassa, ma cuocio per più tempo, per assicurarmi che cuocia bene anche al centro, il che, con la farcitura di marmellata, non è sempre scontato); lasciar raffreddare benissimo prima di consumarlo.

3 commenti:

Paola di Cioccolatoamaro ha detto...

buono, anche io l'ho preparato qualche tempo fa, è un dolce per me fantastico, rustico, goloso e croccante, bravissima per il blog e tutte le ricette che ci regali

lacucinaincantata ha detto...

Ciao Serena! eccoti!! ho letto solo ora la tua mail riguardo la ricetta del bensone di mia nonna... con la dose che ho messo ce ne viene uno bello grandino e ti consiglio di fsrlo affusolato come quello della Natty..altrimenti due piccoli ma vengono secchi.. se vuoi puoi fare dose doppia e ne vengono tre di misura giusta! verro' spesso a visitarti e perche' no potremmo anche trovarci visto la lontananza!! un abbraccio,Anna Maria

Aria ha detto...

fa parte dei miei ricordi, ma senza ripieni! mi ricorda tanto la mia bisnonna!