venerdì, dicembre 31

Personal challenge – atto I

 

Li fanno tutti. Spopolano ovunque. Sono bellissimi, colorati. Eppure ne sono terrorizzata. Forse perché li provai anni fa, e ne uscii sconfitta. Da quel momento ho creduto che, per me, fosse un’impresa impossibile. Ma sono testarda. E quando mi metto in testa una cosa… devo riuscirci. Ecco la mia sfida personale (in realtà c’è stato un precedente, la torta russa), il primo capitolo che inaugura questa nuova categoria.

Atto I – I Macarons – questi sconosciuti.

Li ho visti da lei (meravigliosi), lei, lei, lei (maestra in materia), oltre che da mille altre parti nel web… perché tutti ci riescono e io no???

Allora ho deciso. Adesso provo anche io.

Devo dire che, in teoria, mi preoccupavo per niente. Non è né una cosa lunga né complicata. E’ una cosa che richiede PRATICA. Esperienza. E pazienza. La pratica e l’esperienza servono per riconoscere la consistenza giusta: l’impasto infatti non deve essere troppo denso, ma nemmeno troppo liquido. Se si mescola troppo per incorporare la farina di mandorle, si finisce per smontare troppo gli albumi. La pazienza… perché se, come me, non potete procurarvi la farina di mandorle già pronta, e dovete farvela voi, con un mixer che trita quello che vede… è dura.

Da lei ho letto come fare: tritare le mandorle (le ho tostate prima e fatte raffreddare benissimo), con un po’ di zucchero preso dal totale richiesto dalla ricetta, e frullare le mandorle. Ogni tanto, passare il tutto attraverso un setaccio. La miscela che rimane nel setaccio va rimessa nel mixer e ritritata in modo da raffinarla… e così finché tutto non sarà passato attraverso le maglie del setaccio.

Poi mi sono guardata questo video. “Guardata”, perché di francese non ne so mezza,. e tutto quello che potevo fare era guardare, appunto… ma ho guardato come procedevano loro, e un po’ mi aiuto perché il mio dialetto assomiglia al francese ;)

Io ho usato i coloranti in gel… il giallo delle mandorle ha un po’ “tinto” il colore, che è uscito di una tonalità più giallognola, sia nella colorazione rosa che in quella blu.

La prima infornata, dove ho infornato due placche, è stata un disastro. Mai più. Meglio fare piccole dosi una dopo l’altra (tanto non ci vuole molto), piuttosto che buttare via un’infornata e un’ora di forno. Ho riprovato nel pomeriggio, dimezzando la dose, così da riempire una sola lastra del forno, ed è andata meglio.

Sono ad anni luce di distanza dalla decenza, ma come primo (ehm,… secondo) tentativo… mi devo accontentare. Era un mio proposito da tanto tempo (ri)farli… e almeno in questo ci son riuscita ;)

 

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I secondogeniti 

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Quelli salvati dall’infornata disastrosa

 

Ricetta da qui, originariamente di Tartelette

 

Ingredienti:

110 g mandorle a farina

200 g zucchero a velo

25-50 g zucchero semolato

90 g albumi “vecchi”

(la prossima volta aggiungerò un po’ di succo di limone)

 

Procedimento:

Sbattere gli albumi finché non fanno un po’ di schiuma, e bollicine, quindi iniziare ad aggiungere lo zucchero semolato e montare fino ad avere una meringa ferma (il colorante l’ho aggiunto negli ultimi minuti);

setacciare la farina di mandorle e lo zucchero a velo, e unirlo in 2-3 volte agli albumi (non bisogna dare più di 50 “amalgamate” in tutto);

mettere il composto in un sac a poche, spremere dei “bottoncini”, sulla placca del forno coperta di carta forno, ben distanziati fra loro;

tenere con una mano la placca del forno e con l’altra dare dei colpi da sotto, su tutta la base della placca, ruotando la placca ogni 3-4 colpi (video);

lasciar riposare per 30 minuti;

cuocere in forno preriscaldato a 150°C per 18-20 minuti (quando sono cotti, una volta freddi, si staccheranno senza difficoltà dalla carta forno. Se rimangono attaccati, significa che non sono cotti bene).

Non toccarli appena usciti dal forno, e anche in seguito fare molta attenzione… sono molto fragili (io ne ho schiacciati un paio nel fare le foto ;) )

Una volta freddi farcirli a piacere (io con una semplice ganache… la vita ce la complichiamo un’altra volta ;) )

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La scatolina è stata fatta seguendo queste istruzioni

 

E mentre io continuo ad invidiare i macarons sopracitati :) spero, prima o poi, di riuscire a farli anche io carini :)

8 commenti:

Giulia Pignatelli ha detto...

Mi sa che ti sono venuti proprio bene questi macaron's, altrochè!!!!
Buon anno carissima!!!

elenuccia ha detto...

Ma ti sono venuti benissimo Serena!! perchè dici di no? io proprio non penso che mi ci metterò mai.

Mai ha detto...

Pensa che ho proprio il terrore per queste "piccolehamburgherdolci"... Troppi ne parlano e troppi ne vantano la sua bontà, poi alla fine mi è capitato uno tra le mani, uno di quelli francesi pagati a peso d'oro... e la delusione è stata tanta.

Invece però, i tuoi, li mangerei volentieri, il tuo impegno e la tua testardaggine hanno avuto successo!!! Per me sono bellissimi! E sicuramente buonissimi!!!!

Ely ha detto...

che meraviglia...... sono perfetti! felice 2011, ciao Ely

Alice ha detto...

come si dice: "chi la dura, la vince!". sono davvero bellissimi, complimenti Sere! chissà che non mi venga il coraggio di provarli!

ELE ha detto...

Caspiterina a me non è mai capitato di sfiocchettare un pacchetto così piccolo e trovare delle delizie così perfette. Complimenti per il tuo spazio curatissimo. Le immagini sono meravigliose, le ricette curate e "incapace" quale sono in cucina, qui posso solo imparare. Per il momento inizio con l'iscrivermi fra i lettori e poi...chissà che non "prenderò" in prestito qualche ricettina per qualche ricorrenza importante oppure semplicemente per provare a me stessa che anche in cucina, volendo...potrei farcela.
Buona serata,Ele

Anonimo ha detto...

ma lo sai che mi hai fatto venir voglia di provare? Prima di leggere te pensavo fossero difficilissimi, magari lo saranno... ma ora li affronto con più positività!
E complimenti perchè ti sono venuti bellissimi!

Moscerino ha detto...

ah beh, io ci ho provato una volta sola e mi sono venuti decisamente molto peggio di così! secondo me sei stata bravissima!